Terre bianche
Vaste pianure dalla vegetazione bassa e leggera. Terre luminose, floride e rigogliose, tuttavia profondamente modificate, nel loro aspetto, dalla mano e dal lavoro dei proprio abitanti. Città maestose, dalle più ardite architetture moderne sapientemente riprese dalle antiche esperienze, campi coltivati e distese boschive sfruttate per il legname, industria, tecnologia e poi dighe e ponti e strade a perdita d’occhio. Tutto ben calcolato a riga e compasso.
Terre nere
Misteriose e fredde, dalle alte, aspre montagne, dalle foreste oscure e intricate. Luoghi infidi, in cui forze naturali ed elementi scorrono liberi e potenti. Un tempo splendenti e rigogliose, brulicanti di vita, colori e forme, domicilio di creature ed esseri di ogni genere e forma (non ci sono bestiari, elenchi o fantasie di illustratori abbastanza vaste da poter descrivere tutte le creature che provengono da questi luoghi), ai tempi della nostra storia sono ormai lande desolate, dominate dal gelo e da un profondo sonno, condannate ad una eterna vita morente. Da qualche parte occultata sotto una montagna, si racconta esista una cripta custode di immensi tesori.
Foresta Tetra
Un intrico di piante ostili e pericolose. Di giorno: un’aria pesante e malsana in una costante penombra, rasente al buio, impedendo ogni tipo di orientamento; di notte: la calma ed il silenzio di un’unica grande trappola tesa e pronta a scattare. Il sole non penetra, luna e stelle ignorano questo luogo. Impossibile dire se le piante abbiano imparato, nei secoli, a mutare la propria posizione spostando i sentieri, o se qualcosa confonda la mente dei viaggiatori: nessuno, una volta entrato, può mantenere la direzione voluta, nessuno può uscirne, tutti si perdono, inesorabilmente. Un tempo ferocemente mutevole e rigogliosa, ormai è anch’essa nella morsa del gelo, ma nemmeno la neve arriva fino al suo cuore più nascosto e il suo potere è ancora pericolosamente attivo.
Montagna Bruna
“Come la mano rabbiosa di una primordiale creatura, seppellita a forza, quando il mondo, ancora, era giovane, nell’atto estremo di strappare l’ultimo pezzo di cielo prima dell’oblio”: questo avreste pensato se l’aveste vista fino a qualche secolo addietro. Oggi riposa, sotto una pesante coperta di neve e ghiaccio, generando una strana inquietudine nei viaggiatori, in attesa del risveglio. Se la cercate, vagando attraverso la Foresta Tetra, non potrete mai trovarla. Ma quando avrete perso ogni speranza, se ancora non avrete perso del tutto il senno, comparirà dal nulla, davanti a voi.
La cripta nascosta
Ai margini della Foresta Tetra, alle radici della Montagna Bruna, nascosta da spelonche, crepe e fenditure: una porta intagliata nella pietra e sigillata. Due guardiani interdicono il passaggio. Un enigma è da risolvere per accedere a ciò che, gelosamente, custodisce.